Viene descritto il caso di un paziente omosessuale inviato ad un servizio di psicologia per sintomatologia depressivo-ansiosa. Il paziente aveva adottato nei confronti del suo orientamento sessuale un coping evitativo ed un atteggiamento passivo-anassertivo, soprattutto per la vergogna derivante dall’auto-stigma. Aveva un fratello sposato con tre figli e deceduto 3 anni prima. L’inquadramento trans-diagnostico del caso clinico induce a identificare obiettivi terapeutici a breve, medio e lungo termine quali: sostegno e supporto psicologico nell’immediato, e poi, una volta migliorato il tono dell’umore, ridurre l’auto-stigma per l’HIV, l’omofobia interiorizzata, e quindi risolvere i problemi relazionali e i comportamenti di evitamento. Preso atto che i suoi comportamenti di evitamento sono stati appresi nel contesto familiare, la psicoterapia procede speditamente, soprattutto da quando il paziente ha iniziato a prendere decisioni a suo favore e seguendo le sue inclinazioni. Oggi si è trasferito in una nuova casa dove vive felice, ha anche comprato una nuova auto e ha conosciuto un uomo che frequenta da alcuni mesi.
La Terapia Comportamentale, divenuta ben presto Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC, ovvero la CBT in inglese), fu introdotta in Italia cinquanta anni fa. Le due principali associazioni di TCC italiane ricordano questo anniversario. L’AIAMC (l’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento) tiene a Napoli, nell’ambito del XVIII Congresso “Ritorno al futuro dal comportamentismo al cognitivismo andata e ritorno”, una Tavola […]
Antonella Sinagoga*, Annalisa Urbano*, Valentina Costa*, Gloria Bartolaccini* RiassuntoObiettivi: L’ansia da valutazione è una condizione psicologica rilevante dal punto di vista clinico ed epidemiologico che causa significative condizioni di stress nelle persone che devono affrontare situazioni di esame o di valutazione. Lo studio mira ad analizzare le evidenze empiriche disponibili sull’efficacia dei trattamenti finalizzati alla riduzione dell’ansia […]