Obiettivi: La presenza di conflitti di interesse in psicoterapia, con i conseguenti errori e/o falsificazioni non è stata adeguatamente considerata in psicoterapia. In questo lavoro vien preso in considerazione per un esame approfondito uno studio molto citato di Jonathan Shedler di meganalisi di studi di efficacia di vari trattamenti in psichiatria, sia di tipo psicoterapico che farmacologico, in cui due Autori hanno dichiarato conflitti di interesse: Psicoterapia generale, CBT, Psicoterapia psicodinamica (PP), Psicofarmacoterapia antidepressiva (PTAD).
Metodo: Esame del metodo e dei risultati degli studi considerati nella meganalisi di J. Shedler alla luce della metodologia statistica. Si è proceduto quindi all’esame: a) del metodo usato di accorpamento dei risultati, b) della correttezza dei calcoli, c) della congruenza tra risultati e conclusioni.
Risultati: Numerose metanalisi incluse in questo studio non hanno la numerosità sufficiente per considerare attendibile il calcolo dell’Effect Size (ES o Grado di Effetto), una nel gruppo della PTAD, sei nel gruppo PP. Inoltre, studi di metanalisi sono inclusi insieme ad alcune meganalisi, e uno studio di metanalisi della PP non possiede gruppi di controllo, pertanto non è assimilabile agli altri. Pertanto una sola delle metanalisi ha caratteristiche che possono prestarsi alla verifica di efficacia della PP, quella di Abbas & coll. (2006), ma numerose sub-analisi di tale studio non hanno la numerosità sufficiente per considerare attendibile il calcolo dell’ES, pertanto andrebbero escluse. Infine, il risultato finale (ES = .77) viene erroneamente riportato nelle conclusioni come ES = .97.
Discussione: Per quanto sopra, lo studio presenta numerosi errori, talora interpretabili come manipolazione o falsificazione dei dati, e rappresenta un vero e proprio esempio di abuso del metodo della metanalisi.
Parole chiave: Conflitti di interesse; efficacia delle psicoterapie; metanalisi; meganalisi.