Il problema. Negli ultimi dieci anni un ingente numero di studi è stato volto a definire e valutare il ripristino del benessere (mentale, emotivo e fisico) attribuibile agli ambienti naturali. In generale, gli ambienti naturali sono sperimentati come solitamente più “rigeneranti” degli ambienti urbani o artificiali. Tuttavia, quanto l’ambiente naturale sia percepito come più salutare, rispetto a quello an¬tropico, sembra difficile da valutare, per la varietà di metodi impiegati nella raccolta dei dati, per una carenza di definizioni delle caratteristiche ambientali che rendano possibile la classificazione dei vari ambienti, nonché di accordo sui modelli concettuali per lo studio di tali influenze.
Scopo. Nel presente lavoro, allo scopo di pervenire ad una sintesi provvisoria sul tema, vengono esaminate alcune delle più ampie rassegne volte a misurare quanto si percepisca più rinvigorente e ristoratore l’ambiente naturale rispetto a quello antropico.
Metodo. Partendo dalle grandi rassegne sistematiche volte a quantificare i benefici legati alla espo¬sizione agli ambienti naturali, effettuate sulle principali banche dati che comprendono gli stu-di di psicologia ambientale, si è proceduto ad una ricerca bibliografica degli studi su quanto si percepis¬ca più rinvigorente e ristoratore l’ambiente naturale rispetto a quello antropico.
Risultati. I risultati confermano che gli ambienti naturali sono più rigeneranti e possiedono maggio¬re capacità riparativa rispetto gli ambienti urbani. La grande disparità di metodi impiegata per rac¬colta dei dati rende tuttavia difficile il confronto diretto tra i risultati degli studi, benché essi risulti¬no per lo più convergenti. Restano comunque da definire le specifiche di una vera e propria “terapia naturale” in termini di componenti attive, caratteristiche del contesto, beneficiari, benefici attesi, dosi ed eventuali controindicazioni.