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In memoria di Stan Maes

Il volume che abbiamo scelto e da cui abbiamo tratto i capitoli di questo Archivio Storico è stato pubblicato nel 1993, come sintesi dei seminari del primo Programma Interuniver­sitario di Cooperazione (PIC) ‘Erasmus’ in Health Psychology, da noi proposto e realizzato nel 1991 con la collaborazione di Stan Maes e di numerosi colleghi di Università Europee.

La proposta di questo Corso è stata il naturale prodotto di un lavoro scientifico svolto in quell’ambito che chiamammo “Interfaccia Medicina-Psicologia[1], iniziato negli anni ‘80 presso l’Università Sapienza di Roma, quando L. Sibilia era Ricercatore Confermato pres­so l’Istituto di Terapia Medica Sistematica e S. Borgo era Cultore della materia presso la Cattedra di Tossicologia Clinica.

Ci è sembrato particolarmente appropriato scegliere questa pubblicazione dato che l’attuale numero di Psychomed è focalizzato su alcuni importanti contributi della Psico­logia e della Psicoterapia al benessere e alla salute.

Nel 1987 (5-7 giugno), partecipammo a Roma al Meeting su “Health Psy­chology Perspectives in Europe, Analysis of the Situation and Proposals”, organizzato dalla SIOI, la Società per le Organizzazioni Internazionali. Qui presentammo i nostri lavori e incontrammo Stan Maes, insieme ad altri colleghi europei. Questa fu una fortunata contingenza, da cui nacque una lunga frequentazione, sia come colleghi che come amici, durata quasi trenta anni e interrotta dall’aggravarsi dalla sua malattia.

Ci sintonizzammo subito con Stan sulla necessità che sia la Psicologia della Salute, in cui lui era impegnato, e la Medicina Comportamentale, in cui noi lavoravamo, fossero solidamente fondate sulla metodologia scientifica sperimentale. Erano gli anni in cui veniva fondata la EHPS (European Health Psychology Society), grazie proprio all’iniziativa ed al sostegno di Stan Maes, che aveva ospitato il primo expert meeting a Tilburg (Olanda) nel 1986. Così Lucio Sibilia da lui l’invito ad iscrivermi alla EHPS e l’onore di essere nominato rappresentante per l’Italia.

Dal 1988 in poi, sono stati organizzati convegni annuali in Europa. Da allora S. Borgo ed io avremmo partecipato rego­larmente alle attività congressuali e organizzative della EHPS: dopo il primo Congresso di Trier (1988), partecipammo a quelli di Utrecht (1989), Oxford (1990), Losanna (1991), Leipzig (1992), Bruxelles (1993), Alicante (1994), Bergen (1995), Bordeaux (1997), Vienna (1998), Firenze (1999), dove abbiamo portato spesso i nostri lavori scientifici, riportandone un bagaglio notevole di conoscen­ze ed esperienza, per non dire dei contatti umani, che hanno arricchito grandemente il nostro lavoro.

Nel 1990 nacque l’idea di tenere a Roma un Corso intensivo Erasmus di due settimane in Psicologia della Salute in inglese. Ottenuti i fondi dall’Università di Roma “La Sapienza”, nel 1991 ospitammo il primo Programma di Cooperazione Interuniversi­taria (PIC) in Health Psychology, un programma da noi coordinato e detto “intensivo” perché di sole due settimane, i cui temi si riflettono nell’indice di questo libro. Il Corso Erasmus è stato replicato, con diverse varianti, secondo le contingenze e competenze locali, l’anno dopo a Bilthoven (ma organizzato dall’Università di Leiden, dove Stan era docente), e poi a St. Andrews in Scozia (1993) e a Trier in Germania (1994).

Alcuni degli argomenti di questo Corso Erasmus furono ripresi in progetti di ricerca successivi. E fu anche grazie grazie a quella precedente esperienza che si decise di costituire nel nostro Paese (a Roma nel 1997) una Società di Psicologia della Salute (SIPSa), con docenti di numerose Università italiane.

La frequentazione con Stan, che aveva l’abitudine di passare le vacanze estive in Italia, continuò negli anni, ogni volta ricavandone grande soddisfazione reciproca. Le sue grandi capacità sociali, basate sia sulla sua estroversione che sul suo speciale senso dell’humour, della responsabilità verso i giovani, dell’amicizia e del gruppo, che gli permetteva di aggregare le persone, gli consentì di ottenere notevoli successi sia professionali che umani. Oltre agli interessi scientifici, condividevamo con lui anche la passione per i viaggi (Israele, USA e tante mete italiane ed europee). Riteniamo che aver incontrato Stan Maes sul nostro cammino, per il contributo che ha dato sia alla nostra crescita professionale che umana, sia stata una grande fortuna. E’ stato quindi motivo di grande dolore sapere dell’aggravamento della sua malattia e della sua scomparsa nel 2018. Oltre alla sua grande competenza professionale, da allora ci è mancata la sua amicizia, il suo humour, il suo entusiasmo.

Stefania Borgo

Lucio Sibilia


[1]Borgo S. & Sibilia L., a cura di (1991). Thesaurus di Psicoterapia Comportamentale. Interfaccia Medicina-Psicologia. Studi e Ricerche. Roma: CNR – S.T.I.B.No.T.

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